Cooperativa Teatro Povero

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Cooperativa Teatro Povero

La Cooperativa di Comunità Il Teatro Povero di Monticchiello è un progetto sociale e culturale nato negli anni ’60 del Novecento. Cresciuto attorno a un’idea nuova di teatro chiamata “autodramma” oggi il Teatro Povero è strutturato in Cooperativa di Comunità, attiva su più fronti: il cuore del nostro impegno rimangono le attività teatrali e culturali in genere, alle quali si affiancano però molti servizi svolti per la comunità del borgo e per quanti vi si avvicinano. 

La Cooperativa gestisce infatti lo spazio poli-funzionali il Granaio, dove si trovano la sede, l’ufficio turistico, l’edicola, la copisteria, un emporio con una selezione di artigianato locale e prodotti enogastronomici e il Museo del Teatro Tepotratos con un ricco allestimento scenografico, un ambiente pensato per stimolare emozioni con un percorso ricco di suggestioni, suoni, voci e visioni, utilizzato anche per mostre temporanee, concerti, laboratori e spettacoli. Gestisce anche due ristoranti, Bronzino e Bronzone, aperti complementariamente durante l’anno, che servono prodotti rigorosamente del territorio, usano solo ingredienti stagionali con attenzione alla tradizione culinaria locale, ma anche qualche invenzione aggiuntiva per sperimentazioni gastronomiche, una cantina varia e spesso rinnovata. Le ciclo-officine, che a Bagno Vignoni noleggiano e offrono tour guidati con Biciclette a pedalata assistita per scoprire la Val d’Orcia a portata di pedale. La foresteria, un appartamento indipendente che si trova proprio nel cuore del borgo medievale di Monticchiello  per vivere un’atmosfera dal sapore antico.

La Cooperativa di Comunità offre in questo contesto numerosi servizi: distribuzione farmaci alla cittadinanza, supporto e assistenza sanitaria di base, servizi socio-sanitari del punto Bottega della Salute, alcune postazioni multimediali per l’accesso a internet, anche assistito (progetto PAAS della Regione Toscana), attività di accoglienza per richiedenti asilo, pacchetti turistici, rassegne e laboratori per grandi e piccini.

Monticchiello (SI)

Il Territorio

Monticchiello, frazione del comune di Pienza, è un borgo medievale della Val d’Orcia raccolto su un colle intorno ad una rocca, con strette strade, storici edifici e un’antica porta di accesso. Conserva ancora oggi i tratti austeri delle fortezze medievali, come dimostrano la Torre del cassero del XIII secolo e le mura delle quali rimangono solo pochi resti. Il nome Monticchiello risale presumibilmente alla gens romana Clelia, testimonianza di possibili più antiche origini risalenti ad epoca etrusco-romana. Nel centro del paese è presente la Pieve in stile romanico-gotica dedicata ai santi Leonardo e Cristoforo con portale ogivale e un bel rosone in facciata. Monticchiello si trova a pochi km dai maggiori centri turistici della Val d’Orcia: Pienza, Montepulciano, San Quirico e Bagno Vignoni.

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Da non perdere!

Nasce per tutelare i beni naturali e artistici presenti nella valle, dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità come paesaggio culturale, e comprende i territori di cinque comuni: Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia. La campagna e le colline, icone della Val d’Orcia, raccontano le interazioni fra uomo e natura in un panorama affascinante dove i campi coltivati e i vigneti si intrecciano alle strade bianche, ai casolari e ai cipressi: un paesaggio unico al mondo, amato e celebrato dai pittori della Scuola Senese del Rinascimento. Il Parco punta a valorizzare questo straordinario patrimonio con un turismo a basso impatto ambientale, per questo propone molti itinerari per scoprire a piedi il territorio, viaggiando sull’antica Via Francigena come i pellegrini nel Medioevo, camminando da Pienza al borgo di Monticchiello, percorrendo l’anello di Bagno Vignoni o l’antica Cassia da Torrenieri.

Il Parco comprende anche due antiche stazioni termali: Bagno Vignoni e Bagni San Filippo, con il Fosso Bianco, il grande deposito calcareo nel bosco.

Un’area naturale protetta situata nel territorio comunale di Pienza in provincia di Siena, inserita nelle ultime propaggini orientali delle celebri Crete senesi, possiede tutti gli elementi caratteristici del paesaggio della Val d’Orcia: i calanchi e le biancane.

Situata sul crinale che separa la Val d’Orcia dalla Valdichiana a 847 metri s.l.m. la Riserva custodisce un’inconsueta faggeta di bassa quota con esemplari secolari e maestosi, a cui si accompagnano numerosi esemplari di cerro, carpino bianco, acero montano, acero opalo, carpino nero e ciavardello. Al suo interno sono presenti numerosi sentieri, cammini, strade sterrate, con aree attrezzate, sia nel bosco che nella campagna, fruibili a piedi, in bicicletta o a cavallo.

Albero monumentale situato nel comune di Pienza, la quercia delle checche (in Toscana le checche sono le gazze ladre) è un esemplare di rovere (Quercus petraea) di quasi 400 anni, la circonferenza intorno ai 5 metri, un’altezza di circa 20 metri e oltre 35 metri di diametro la sua chioma. Nel giugno del 2017 la quercia delle Checche ha ottenuto il riconoscimento MiBACT: è il primo monumento verde d’Italia.

Un piccolo gioiello della Val d’Orcia, nota come la città di Papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, che volle trasformare il suo umile paese natale in un tesoro urbanistico-architettonico. Per le sue peculiari caratteristiche dal 1996, insieme a tutta la Val d’Orcia, Pienza è stata riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità. Il borgo ha anche ottenuto il riconoscimento di Bandiera Arancione da parte del Touring Club. Gran parte del rilevante patrimonio storico-artistico di Pienza si concentra nella suggestiva piazza dedicata al pontefice.

Antichissimo borgo di San Quirico, immerso in un paesaggio fatto di uliveti, vigneti e boschi di querce, presenta un centro storico particolarmente pittoresco grazie a stradine lastricate e belle fontane di pietra. Tra le attrazioni da non perdere Piazza della Libertà, con la Chiesa di San Francesco, la Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta appena fuori la cinta muraria, Palazzo Chigi che oggi ospita il comune della cittadina e gli Horti Leonini, un tipico giardino rinascimentale all’italiana che circondano la Chiesa di Santa Maria Assunta

San Quirico sorge inoltre lungo il tracciato Via Francigena, punto di sosta delle tappe 35 e 36. 

Piccolo borgo del comune italiano di San Quirico d’Orcia, famoso per le sue calde e fumanti acque termali utilizzate fin dall’epoca romana. Il centro del borgo si sviluppa proprio attorno alla “piazza delle sorgenti”, una straordinaria vasca rettangolare, di origine cinquecentesca, che contiene una sorgente di acqua termale che esce dalla falda sotterranea di origini vulcaniche. Da non perdere la visita al Parco dei Mulini un antico e importante centro molitorio nato proprio grazie alla presenza della sorgente termale, che garantiva un flusso d’acqua abbondante perenne.

Circondata da vigneti, è conosciuta soprattutto per il suo vino rosso Nobile, ma è il borgo medievale Toscano ideale per scoprire la Val di Chiana e la Val d’Orcia, sito UNESCO in Toscana. Da non perdere la Piazza Grande luogo di incontri e cuore pulsante della città che ospita il Palazzo Comunale del XIV secolo, il Tempio di San Biagio edificio sacro rinascimentale con pianta a croce greca, la Torre di Pulcinella col suo orologio ancora funzionante, la Chiesa di Sant’Agostino con facciata di pietra bianca decorata con moduli del tardo gotico Fiorentino.

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