Cooperativa Laudato Sii

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Cooperativa Laudato Sii

La cooperativa di Comunità Laudato Sii nasce nel maggio 2017 dall’idea di un sacerdote e di alcuni giovani del luogo che seguono i dettami dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco.

L’obiettivo della Cooperativa è lo sviluppo economico con la creazione di posti di lavoro, l’incremento di servizi e attività soprattutto nel periodo di bassa stagione. A tale scopo la cooperativa ha riattivato la filiera dell’olio recuperando terreni ad oliveto, acquistando macchinari ad uso agricolo e ripristinando un frantoio sociale. I prodotti agricoli vengono trasformati dalla cooperativa che ha anche attivato una mensa sociale per le fasce più deboli. La Laudato sii ha anche acquistato una piccola barca con cui rilancia la pesca tradizionale e offre degustazioni in loco del pescato, sviluppando così l’ittiturismo. 

Grazie alla cooperativa quindi le attività ricettive turistiche dell’isola possono proporre ai loro ospiti prodotti tipici e sani a chilometro zero e con un netto risparmio economico.

Guinadi (MS)

Il Territorio

Il Giglio è una delle sette principali isole dell’Arcipelago Toscano, Parco Nazionale. L’isola, la cui superficie è di 21,2 Km2, costituita da roccia granitica, è ricca di sentieri escursionistici che ripercorrono antiche mulattiere di collegamento tra i tre principali nuclei abitati Campese e Porto, entrambi sul mare e Castello, antico borgo medievale in posizione collinare. 

Il territorio dell’isola, in gran parte ancora incontaminato e selvaggio, è ricco di macchia mediterranea. In alcune zone dell’isola erano stati ricavati terrazzamenti con muri a secco, alcuni dei quali sono ancora coltivati a vigneto o a oliveto. La costa rocciosa è interrotta da piccole calette sul versante orientale dell’isola e da un’unica grande spiaggia a Campese. Il mare tutt’intorno cristallino color smeraldo costituisce un affascinante mondo subacqueo per le immersioni.  

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Da non perdere!

Giglio Porto è la frazione più vivace e colorata dell’Isola del Giglio, con l’attracco dei traghetti, le botteghe colorate lungo la passeggiata ed i locali con terrazza sul mare. Nei pressi del porto è visibile la Torre del Saraceno, fatta edificare da Ferdinando I nel 1596 per difendere l’abitato dalle incursioni saracene. Nell’adiacente e pittoresca omonima caletta, sotto pochi centimetri di acqua sono ancora visibili i resti delle antiche peschiere romane per l’allevamento del pesce. Poco più in alto circondata dalla vegetazione del colle, la Torre del Lazzaretto con forma quadrangolare, costruita nel 1624 ed utilizzata all’epoca per la quarantena dei viaggiatori possibili portatori di epidemie.

Posto sulla sommità dell’isola, Giglio Castello ha la struttura di un tipico borgo medievale con porta d’accesso, mura e torri d’avvistamento, un apparato difensivo costruito per difendersi dai pirati saraceni, che più di una volta avevano attaccato l’isola. All’interno delle mura le vie strettissime, gli archi, le scalinate e le piazzette rendono l’atmosfera antica e affascinante. Nella Chiesa di San Pietro Apostolo (XV secolo) sono conservate alcune armi sottratte ai pirati durante la battaglia del 1700 finita con la vittoria dei Gigliesi, un capitello corinzio che funge da piedistallo per l’acquasantiera, la reliquia di San Mamiliano ed il ‘tesoro del Papa’ Innocenzo III. Il pozzo in fronte alla chiesa segnala la presenza della grande cisterna interrata per conservare l’acqua. Dalla sommità dove si trova la rocca Aldobrandesca, un vero e proprio fortilizio con torrione semicircolare del X secolo, si gode di un panorama mozzafiato verso l’Argentario. 

Il centro abitato di Giglio Campese è il più recente dell’isola, sviluppatosi inizialmente a causa di una miniera di pirite, dopo la cui chiusura nel 1962 è diventato prettamente turistico. E’ dominato dalla Torre, costruita su uno scoglio verso la metà del Cinquecento da Cosimo I de’ Medici con funzioni di avvistamento, difesa ed offesa, per proteggere la costa occidentale dell’isola dalle aggressioni dei pirati turchi. Circondata da una serie di cortine murarie, la Torre è dotata di alcuni posti di guardia a sezione circolare con copertura a cupola. Oggi viene proposta come residenza estiva affittabile per le vacanze. Il sole tramonta proprio davanti questa baia con uno spettacolo di bellezza unica.

La costa dell’Isola del Giglio è decisamente varia e ricca di bellissime spiagge e calette molto differenti fra loro, raggiungibili via mare oppure tramite sentieri un po’ faticosi ma molto suggestivi per il paesaggio che li circonda. Le maggiori spiagge dell’Isola del Giglio sono quattro: la spiaggia del Campese, la più grande, sul lato nord-ovest dell’isola, delimitata dal suggestivo faraglione e dalla torre medicea e con la sabbia rossastra, la Cala delle Cannelle sul versante rivolto all’Argentario con sabbia granulosa bianco brillante, la spiaggia delle Caldane, poco più a sud della precedente, una caletta meravigliosa, tranquilla e ideale per rilassarsi e la spiaggia dell’Arenella, un piccolo gioiello naturale per la posizione e la sabbia granitica dai riflessi dorati.

Il sito megalitico di Cote Ciombella, risalente all’età neolitica, è caratterizzato da una serie di sculture chiamate anche dolmen protese verso l’alto, che spesso ricordano delle forme animali con coppelle di varia dimensione e presumibilmente testimonianza degli antichi culti delle popolazioni italiche del passato. Il sito è situato in posizione panoramica da cui si può ammirare anche l’Isola di Giannutri.

Sparse nella campagna gigliese tra Castello e Campese, esistono delle curiose casette, i Palmenti, costruiti tra il 1500 ed il 1700, dei veri e propri monumenti dell’attività agricola del passato. Si tratta di capanni in pietra, contenenti più vasche scavate nella roccia, in cui veniva pigiata l’uva. I Palmenti permettevano ai contadini di spremere l’uva direttamente nel punto di raccolta, evitando quindi la fatica di trasportarla in paese.

In località Giglio Porto si trova il Museo che valorizza l’isola sia nella sua componente geo-mineralogica che per quanto concerne la storia delle escavazioni ferriere e dell’estrazione del granito. Tra i pezzi rari si possono annoverare esemplari unici al mondo di tormalina nera di forma discoidale e cristalli di galena con habitus tabulare.

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