Cooperativa Il Borgo Montelaterone

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Cooperativa Il Borgo Montelaterone

La Cooperativa di Comunità Il Borgo nasce dall’idea di 8 donne che hanno deciso di intraprendere questa avventura per rivitalizzare il borgo di Montelaterone, rilanciare il territorio in sinergia con le aziende e i produttori locali.

Il Borgo offre infatti servizi ambientali e turistici come escursioni e tour in ebike (biciclette a pedalata assistita) accompagnati da Guide Ambientali Escursionistiche e recettivi, gestisce infatti un ostello aperto tutto l’anno e il ‘Circolino La Brizza’, un luogo di accoglienza e aggregazione per la comunità con servizio bar, dove è possibile trovare anche generi alimentari, francobolli e servizi tipici delle ‘Botteghe della Salute’, con una postazione digitale. Organizza anche attività culturali come presentazioni di libri o mostre.

Montelaterone (GR)

Il Territorio

Montelaterone è un piccolo borgo nel comune di Arcidosso (Ar), che si è sviluppato su un costone arenaceo del Monte Amiata a 670 m di quota.  Il borgo medievale, citato fin dal 1004, è veramente unico nella sua composizione e architettura, si snoda infatti tra stretti vicoli lastricati ed è circondato dalla doppia cinta muraria a tratti ancora conservata, ben evidenti inoltre le sue due porte, Porta Senese e Porta di Mezzo. Al centro, in  vetta, si trovano i resti di un antico castello, o Cassero di Montelaterone, detto anche Roccaccia.  All’interno del borgo è possibile visitare la quattrocentesca Cappella di Santa Lucia alle Stiacciaie e la Chiesa di San Clemente del XIII secolo. Poco distante si trova la Pieve di Santa Maria a Lamula del IX secolo. Montelaterone, da cui si hanno delle viste mozzafiato sul monte Amiata e sulle verdeggianti valli circostanti, è contornato da un paesaggio contraddistinto da boschi di castagni.

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Da non perdere!

In mezzo ai castagneti, nascosta tra le piante secolari, si trova la Pieve di Santa Maria a Lamula, che secondo la leggenda sarebbe sorta nel posto in cui la mula di un un uomo, colpita da un’apparizione, si inginocchiò, sul sagrato della chiesa sarebbero ancora visibili i segni delle ginocchia dell’animale. Di fatto la chiesa è stata costruita nel 837 dai monaci benedettini ed è poi stat ristrutturata con forme barocche nel tardo 1600.

 

Il Monte Labbro si trova sul versante sud-ovest del Monte Amiata e la Riserva naturale si estende, per oltre 650 ettari nel comune di Arcidosso, in un territorio di media montagna. Per le sue caratteristiche geologiche, la Riserva è caratterizzata da scarsa presenza di vegetazione arborea, limitata alla zona del Torrente Onazio, con cerri, castagni, olmi, noccioli e aceri. La fauna è rappresentata da innumerevoli specie, tra cui il gatto selvatico, la puzzola, la faina, la martora e il tasso.

A soli 10 Km da Montelaterone, all’interno della Riserva Naturale del Monte Labbro, si trova il Parco Faunistico del Monte Amiata, un’area di circa 120 ettari alle pendici dell’omonima montagna, che si ispira ai Wild Park, gli animali infatti vivono  in semi libertà all’interno di enormi recinti e possono essere così osservati nella loro vita quotidiana grazie a torrette di avvistamento e usando il binocolo.

Oltre alla fauna selvatica appenninica come il daino, il capriolo, il cervo, il muflone e il lupo, sono presenti anche specie animali domestiche come il cavallo e l’asino amiatino, che hanno svolto un ruolo importante per la sopravvivenza dell’uomo, aiutandolo nelle sue attività. 

Piccolo borgo risalente al IX secolo, Arcidosso sorge alle pendici del versante occidentale del Monte Amiata a 679 metri di quota. Imponente e caratteristico, è caratterizzato dalla presenza della Rocca Aldobrandesca, uno dei vastelli medievali più antichie meglio conservati della zoma dell’Amiata, che svetta in cima al borgo.  Da non perdere la visita di questo importante edificio storico che offre al suo interno un percorso archeologico-artistico attraverso la storia del castello e del territorio.

Il cuore del centro storico è costituito da stradine lastricate tra le quali si trova la chiesa medievale di San Niccolò e alla chiesa di San Leonardo, eretta nel XII secolo che conserva una serie di importanti dipinti tra cui la Decollazione di San Giovanni Battista (1588-89) di Francesco Vanni. 

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