COOPERATIVA Ecosistema Comunale di Castell'Azzara

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COOP. Ecosistema Comunale di Castell'Azzara

La Cooperativa di Comunità Ecosistema Comunale promuove un modello di sviluppo sostenibile  del territorio e di salvaguardia della Comunità. Sviluppata con la partecipazione e la condivisione della popolazione, offre iniziative a supporto dello sviluppo delle imprese esistenti sul territorio, gestisce servizi turistici per la valorizzazione del patrimonio naturale locale come la Miniera del Cornacchino, la Riserva naturale del Monte Penna, organizza tour in ebike (biciclette a pedalata assistita), escursioni e trekking accompagnati da Guide Ambientali Escursionistiche socie che permettono di scoprire gli angoli più belli e nascosti del territorio nel pieno rispetto della natura,  valorizza la tradizione gastronomica e dolciaria locale in particolare grazie al suo Biscottificio “La Bottega” un laboratorio di produzione e punto vendita di dolci, prodotti tipici e altre eccellenze gastronomiche del territorio. Organizza, corsi, eventi ed iniziative a tema.

Castell'Azzara (GR)

Il Territorio

Castell’Azzara è un antico borgo umbro-etrusco, a 815 m di altitudine, caratterizzato da case in pietra, rocche e strette e tortuose viuzze, immerso in una zona verdeggiante ricca di boschi. Il territorio comunale si estende tra le pendici meridionali del cono vulcanico del Monte Amiata, fino alla sponda settentrionale dell’area del Tufo e alla valle del fiume Paglia.  Le aree settentrionale ed occidentale del territorio, quasi interamente montuose, hanno avuto in passato una certa importanza per i giacimenti minerari noti fin dall’antichità, soprattutto di cinabro, mentre l’area orientale prevalentemente collinare lo era per l’estrazione del tufo.   Tra le testimonianze culturali e naturalistiche che meritano rilievo si elencano la Villa Sforzesca, la Rocca Silvana, le Grotte, i percorsi dentro le miniere, il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata.

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Da non perdere!

La Riserva naturale Monte Penna si trova sul versante sud-orientale del Monte dell’Amiata, nel comune di Castell’Azzara, e comprende mille ettari di territorio protetto, in un gruppo di rilievi tra cui emergono il Poggio della Vecchia (1086 metri) e il Civitella (1107 metri). E’ un’area naturale ricoperta quasi interamente di foreste di frassini, faggi e cerri. Di grande interesse naturalistico è il bosco della Fonte, sul Poggio della Vecchia, mentre vicino all’abitato di Selvena sono presenti piante di castagno di eccezionali dimensioni. L’area è fruibile grazie ad una rete sentieristica (carta sentieristica disponibile presso la sede della Cooperativa di Comunità).

Situata sul versante sud del Monte Penna a circa 3 chilometri da Castell’Azzara e gestita dalla Cooperativa di Comunità, la miniera del Cornacchino è un complesso minerario, oggi facente parte dei Musei di Maremma, utilizzato per l’estrazione del cinabro dal 1877 al 1919. Il percorso di visita, possibile in sicurezza e su prenotazione, include due cunicoli lunghi alcune centinaia di metri che ruotano su se stessi, che compongono la cosiddetta “galleria Ritorta”. 

Situata a pochi km a piedi da Castell’Azzara si apre la Grotta del Sassocolato, una cavità naturale di origine tettonica.marina-carsica, il cui nome richiama l’immagine delle bellissime e numerose concrezioni presenti. Una delle caratteristiche della grotta è la presenza di una cospicua colonia di Chirotteri di specie diverse. Sono possibili due itinerari di visita a cura del Gruppo Speleologico l’Orso.

Gli imponenti ruderi della Rocca Silvana svettano su una collina rocciosa a 600 metri d’altezza, all’interno della Riserva Naturale del Monte Penna, circa un paio di chilometri fuori dal centro abitato del paese di Selvena. Oggi ridotta a suggestivi e ancora imponenti ruderi, fu nel medioevo il palazzo-fortezza più importante dell’area del monte Amiata, essendo una delle principali roccaforti inespugnabili della più potente dinastia feudale del tempo: gli Aldobrandeschi. La sua ricchezza era dovuta ai vicini giacimenti di cinabro e mercurio sfruttati fin da prima dell’anno 1000. 

Prestigiosa struttura rinascimentale, progettata da Domenico e Giovanni Fontana, architetti allievi del Bernini e costruita nel 1576 come riporta l’iscrizione sopra il portale di ingresso, su commissione del cardinale Alessandro Sforza come sua residenza estiva e base per la repressione del brigantaggio, della quale era stato incaricato da papa Gregorio XIII. La villa fa oggi parte dei Musei di Maremma, espone riproduzioni di monumenti locali e nazionali di Carlo Alberto Torlai e tavole di architettura di Fabio Rossi.