Cooperativa Centro Culturale Compitese

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Cooperativa Centro Culturale Compitese

Il Centro Culturale Compitese ha una storia lunga quarant’anni, nasce infatti come associazione nel 1976 a S. Andrea di Compito per tutelare, valorizzare e salvaguardare il vasto patrimonio artistico, storico e ambientale del Compitese, in pochissimo tempo i soci da sette diventano una cinquantina e così nel 1978 l’associazione si trasforma in cooperativa. 

Nel corso degli anni ha realizzato gli impianti sportivi con campi da tennis, una pista di pattinaggio, una zona a verde attrezzato e un edificio per gli spogliatoi, un bar e una sala riunioni che funziona anche da sala lettura per la biblioteca. Oggi la Cooperativa di Comunità gestisce il bar-ristorante, che propone piatti e ricette tipiche del territorio con l’utilizzo preferenziale di prodotti di stagione a filiera corta, grazie all’aiuto di cuoche e casalinghe locali e supporta la popolazione anziana delle frazioni che non è in grado di spostarsi con consegna pasti a domicilio. Gestisce il “Centro servizi per l’accoglienza turistica” e ha realizzato una App plurilingue con contenuti informativi sulla sentieristica, sul patrimonio architettonico e paesaggistico della zona e sulle offerte culturali e gastronomiche del paese.

La Cooperativa di Comunità promuove inoltre lo sviluppo locale e solidale dell’area animando e coinvolgendo la popolazione con attività ricreative, come spettacoli teatrali e musicali, dibattiti, presentazioni di libri, tornei sportivi, e supporta le famiglie con attività rivolte ai bambini, per permettere a tutti di usufruire dei servizi messi a disposizione. 

Il fiore all’occhiello del  Centro Culturale Compitese è sicuramente la Mostra Antiche Camelie della Lucchesia che dal 1989 ha notevole successo tra gli appassionati di natura e giardinaggio e non solo, tanto che  il Camellietum, che conserva le cultivar di camelia presenti in Toscana, realizzato nel 2005, è oggi insignito del prestigioso e raro titolo di “Giardino di Eccellenza”. 

Compito (LU)

Il Territorio

Sant’Andrea di Cómpito è un piccolo borgo di origini molto antiche, nel comune di Capannori, posto alle pendici del Monte Serra ad un’altezza di circa 150 m s.l.m. e poco distante dall’ex lago e padule di Bientina. Il borgo con case, portali e muretti in pietra è immerso nella natura collinare ed è circondato da uliveti, pinete e castagneti,  coltivati sugli antichi terrazzamenti separati da muretti a secco. Tutta la zona è ricca di acqua, ricordiamo il rio La Visona che per secoli ha alimentato i mulini locali, famose sono inoltre le numerose fonti presenti nella zona recentemente valorizzate con un percorso a tema.

Il borgo è famoso, insieme a Pieve di Compito, per le sue fonti di acqua purissima e per la Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia che apre i borghi e le antiche ville, come ad esempio Villa Borrini, Villa Giovannetti, Villa Torregrossa e Villa Orsi, tutte accomunate da secolari alberi di camelia, la pianta del tè, all’interno dei propri giardini.

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Da non perdere!

Localizzato su terrazzamenti nei pressi del borgo è un ‘Giardino di Eccellenza’ che ospitava inizialmente le cultivar che hanno fatto la storia delle Camelie nell’800 in Toscana, disposte in modo tale da dare al visitatore una approssimativa conoscenza botanica del genere Camelia, della sua storia, assicurandone al contempo la tutela e la conservazione. Nel corso degli anni è stato incrementato in dimensioni ed esemplari fino a raggiungere i 7250 mq di estensione, 1000 piante e 750 cultivar, ormai non più solo piante Toscane, ma provenienti da tutta Italia e da tanti paesi europei ed extraeuropei.  

Nelle vicinanze del paese, lungo la via di San Colombano, adiacente alla chiesetta di Santa Lucia, esiste un’antica torre presumibilmente del XII secolo che faceva parte del sistema delle torri di segnalazione della Repubblica di Lucca. Sulla sommità della Torre è ben visibile il cestello metallico che veniva  riempito di materiale infiammabile per comunicare con la Torre di Palazzo di Lucca. Sulla facciata nord, più in alto e a destra del poderoso arco d’ingresso, si trova una piccola, ma robusta gabbia in ferro infilata nella pietra, che sembra servisse a mettere in mostra  la testa decapitata dei delinquenti e quindi a fare da monito per la popolazione.

Un’area naturalistica di circa 25 ettari in cui si sono conservati boschi planiziali e zone umide con ambienti palustri e semi palustri irrorati dalla acque che scendono dal Monte Pisano, a testimonianza di quello che era un tempo il paesaggio delle pianure interne della Toscana. L’Oasi Wwf “Bosco del Bottaccio” è riconosciuta come Zona Speciale di Conservazione e area Ramsar con il nome di “ex lago e padule di Bientina”. L’accesso in Oasi è consentito solo accompagnati da volontari WWF. Le visite guidate sono possibili solo su prenotazione (boscobottaccio@wwf.it)

Conosciuto da secoli a tutti i pellegrini che percorrono la via Francigena, Altopascio è un piccolo borgo il cui centro storico conserva opere di notevole valore artistico, come la chiesa dedicata a San Jacopo, patrono dei pellegrini, edificata nel 1100, il periodo di maggior splendore per l’Ordine degli Ospitalieri a cui è dedicata anche l’omonima piazza su cui si affaccia anche l’antico ‘spedale’ che offriva ristoro, alloggio e cure mediche ai viandanti.

 

La famosa via storica di pellegrinaggio medievali che conduceva da Canterbury a Roma, attraversa la piana e i boschi delle Colline delle Cerbaie vicino a S. Andrea di Compito, il tratto da Altopascio a Ponte a Cappiano è un percorso di buona percorribilità, adatto a tutti. A Capannori il pellegrino trova il Punto Timbro presso il Museo Archeologico Athena.

 

Un sistema montuoso di modeste dimensioni, il più antico rilievo di tutta la Toscana, che forma un prolungamento delle Alpi Apuane tra il Serchio e l’Arno. Per la loro esigua altezza e per i numerosi insediamenti storici presenti, è caratterizzato da una fitta rete di strade bianche, sentieri e mulattiere che lo rende una meta privilegiata per gli appassionati di mountain bike. Sono inoltre numerosi i sentieri che fanno parte della Rete Escursionistica della Toscana, alcuni dei quali con origini storiche come il Passo di Dante, un tempo collegamento tra la Repubblica di Pisa e quella di Lucca.